NOI INNAMORATI DI CRISTIANO PAMBIANCHI

Il sig. Cristiano Pambianchi è una persona che si è sempre prodigata per la ex Jugoslavia aiutando i profughi già sul finire degli anni ’90 e questo gli fa onore. Cio’ che non gli fa assolutamente onore è che blocca, banna tutte le persone che la pensano diversamente da lui e quindi, chiunque vuole avere un dialogo con lui, lo fa nel 99% di spazio web che non occupa lui.

Abbiamo raccolto un po’ di testimonianze

Trovate tutto su face book all’astag noiinnamoratidicristiano

IL SIG. CRISTIANO PAMBIANCHI NON RIESCE A CAPIRE CHE…..

LA PINACOTECA DI BRERA E’ STATA MAL CONSIGLIATA

Il sig. Cristiano Pambianchi è diventato.. aimè.. lo sponsor della cultura serba

Scrittori perseguitati dal “democratico” stato croato

NOI CONVINTI ANTI SERBOFOBICI

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

IL SIG CRISTIANO PAMBIANCHI NON STUDIA LA STORIA

Cristiano non parla mai di sua moglie, ma tutti i giorni cita Lina Bertorello.. che poi magari manco esiste.. come Andrea Zambelli 

FireShot Capture 111 – Cristiano Pambianchi – Facebook – www.facebook.com

FireShot Capture 114 – Facebook – Niccolò Giaxich

E infatti siamo ben lontani dalla normalità!

QUANDO VOLEVANO DIVIDERSI LA BOSNIA

Questa cosa ripetuta ossessivamente e compulsivamente per tutto il web non è poi tanto normale eh! 

Siamo felici sig.Cristiano Pambianchi che il sig.Slaven Letica sia stato il suo mentore, ma il sig.Letica ha fatto cacciare dalla Croazia 5 scrittrici croate che lui aveva diffamato e una di questa, precisamente Dubravka Ugresic, ha citato lei caro Pambianchi per il suo mal comportamento. Ora ci viene difficile pensare che lei possa porsi a difesa del patrimonio culturale croato .. ci consenta!   

Vedasi RISPOSTE ALLE QUESTIONI POSTE DAL SIG.CRISTIANO PAMBIANCHI.L 

Bravissimo Cristiano Pambianchi che è riuscito a fare un blog in wordpress e non è semplice. Di sicuro è stato aiutato dalla sua amica Lina Bertorello

Il blog di Cristiano Pambianchi viola la legge sul patrimonio culturale serbo

Con la legge sui beni del patrimonio culturale serbo son finiti i furti

Comunque anche gli amici croati del sig. Pambianchi parlano bene di Belgrado e la sua amica Katja Bakija ci parla bene del padiglione dedicato a Cvijeta Zuzoric a Belgrado

PADIGLIONE D’ARTE CVIJETA ZUZORIC

Da chiamare urgente l’ASL

Pover uomo ! Fa pena a familiari e colleghi !

A proposito di fake….

FireShot Capture 113 – Facebook – www.facebook.comFireShot Capture 110 –

Niccolò Giaxich – Facebook – www.facebook.com

Bè… insomma.. un articolo sul giornalino parrocchiale non fa di lei un giornalista eh!

I croati non son ben visti a Milano poichè quando hanno distrutto Milano nessuno si è preoccupato di dire una parola per condannare la violenza croata.

L’ex ambasciatore di Israele nella Repubblica di Croazia Ilan Mor ha invece reagito al saluto nazista dei tifosi della Dinamo con queste parole: “Agghiacciante e assolutamente inaccettabile”. Il Congresso ebraico europeo ha condannato il comportamento dei tifosi della Dinamo affermando: “Assolutamente ripugnante. I tifosi della Dinamo di Zagabria fanno il saluto nazista sfilando per le strade di Milano. Il mondo del calcio deve liberarsi dai fascisti e dai propugnatori dell’odio, un odio che dai campi di calcio si riversa nelle piazze”. Chiediamoci: perché Jasenko Mesić, ambasciatore della Repubblica di Croazia a Roma, e Stjepan Ribić, console generale della Repubblica di Croazia a Milano, non hanno reagito all’episodio a cui si è assistito a Milano? Cosa ha fatto Gordan Grlić Radman, ministro degli Affari Esteri ed Europei della Repubblica di Croazia? Non si sono fatti sentire né il capo del governo croato né il presidente del parlamento croato. Ci sembra superfluo sottolineare che l’incidente in questione, pur essendo accaduto a Milano, è un attacco diretto alla Costituzione della Repubblica di Croazia.

La marcia su Milano dei tifosi della Dinamo di Zagabria

Criminali croati devastano Milano

Vergognosi tifosi croati a Milano

Omicidi, bombe e dirottamenti aerei: breve storia del terrorismo anti-jugoslavo

Il gusto dei croati per il fascismo

CROAZIA: “Per la patria, pronti!” Chi sono i nuovi ustascia?

Fiume: un’altra guerra

Croazia, la zavorra del passato ustascia

Dubravka Ugrešić: una Croazia sul modello fascista

Il rapporto di Gideon Greif su Srebrenica

E dopo le amebe vennero i Croati…

Mostra Marino Darsa non piaciuta

Ruđer Bošković – Ruggero Boscovich

Monumento al serbo Ruggero Boscovich

La letteratura italiana in Dalmazia: una storia falsificata

Mostra Marino Darsa alla Pinacoteca di Brera di Milano

E’ sempre così, il sig. Pambianchi tagga 73 persone e gli mettono il like in 5 .. se va bene .. alle volte 1 alle volte zero. Anche i suoi amici sono stufi di lui. La sua ipocrisia ha stufato 

Il sig. Cristiano Pambianchi non ne azzecca una!

Ma non erano solo i drogati che in Croazia avevano i tatuaggi ?

CRISTIANO PAMBIANCHI.. DISSOCIATI DAL NAZIONALISMO CROATO!

Il dopo è rappresentato dalla bava velenosa del nazionalismo che accompagna i Balcani ex jugoslavi negli anni novanta, specie in Croazia ed in Serbia. La Ugrešić, ostracizzata e messa all’indice anche dai colleghi intellettuali di Zagabria, viene definita “prostituta, strega, traditrice”, epiteti del classico repertorio dei vocabolari nazionalistici. Se ne va dalla Croazia nel 1993, l’anno dell’eccidio (croato) della sacca di Medak.

Dubravka Ugrešić, in memoria del dissenso

Se fosse stato furbo, il sig. Pambianchi, sarebbe stato zitto, invece ha mandato il suo amico in tv così abbiamo tutti saputo che il sig. Cristiano Pambianchi è stato citato sul libro della Ugresic perla sua poca educazione 

Pambianchi vs Ugresic

BUON VIAGGIO DUBRAVKA UGRESIC

LISICA, DI DUBRAVKA UGRESIC

Anche l’amico del sig. Pambianchi, che lui chiama “padre adottivo” non è stato poi una persona così corretta 

Negli anni successivi Letica ha continuato ad apparire sui media croati come commentatore, sposando le opinioni dell’opposizione, ed è diventato un editorialista regolare per Globus, popolare rivista di notizie. ^[3] Durante la sua permanenza alla Globus ha guadagnato una certa notorietà grazie a un pezzo di opinione non firmato del 1992 (che alla fine ha ammesso di aver scritto), intitolato “Le femministe croate stanno violentando la Croazia”, ​​in cui attaccava cinque scrittrici femministe croate ( SlavenkaDrakulić,Vesna Kesić,Jelena Lovric,Dubravka UgrešićeRada Iveković), accusandoli di tradire la Croazia. L’articolo è stato fonte di controversie significative che alla fine si sono concluse con una causa per diffamazione contro la rivista. ^[4] [5]

Belle ma soprattutto brutte figure del sig. Pambianchi nel web

 Vi ricordate il sig.Cristiano Pambianchi, quello che non ha mai capito nulla di Balcani? Si.. proprio lui.. sul suo profilo ha l’ennesima fake news che non ha capito proprio perchè effettivamente di Balcani non ne capisce nulla 

E’ stato scambiato il primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel per il ministro degli esteri serbo .. povera ignoranza!!!!! 

Errata corrige

Ma come! Cristianuccio Pambianchi nostro è volato fino in Croazia per il festival della cravatta e i croati son bugiardi anche in questo ? 

NON E’ VERO CHE LA CRAVATTA FU INVENTATA DAI CROATI

Gli scienziati croati che gestiscono la pagina FB di Marin Drzic e che non solo si arrogano il diritto di rubare la cultura serba facendola passare per croata, ma tramite i loro cavalli di Troia, pretendono di diffondere le loro bugie anche in Italia, dovrebbero fare un corso di informatica. Più bannano e più la verità viene a galla 

FireShot Capture 116 – Facebook – www.facebook.com

Siamo felici sig.Cristiano Pambianchi che il sig.Slaven Letica sia stato il suo mentore, ma il sig.Letica ha fatto cacciare dalla Croazia 5 scrittrici croate che lui aveva diffamato e una di questa, precisamente Dubravka Ugresic, ha citato lei caro Pambianchi per il suo mal comportamento. Ora ci viene difficile pensare che lei possa porsi a difesa del patrimonio culturale croato .. ci consenta!

   

Risposte alle questioni poste dal sig. Cristiano Pambianchi. L

Il sig. Cristiano Pambianchi chiama gli anziani, le donne e i bambini serbi “squilibrati”

4 agosto 1995– Dopo raid aerei Usa sulle postazioni missilistiche serbe, condotti da aerei senza pilota decollati dall’isola di Brač, alle 5,00 l’esercito croato lancia l’OPERACIJA OLUJA (Operazione Tempesta) per la riconquista dei territori della Krajina. Le forze Onu sono avvertite che sta per iniziare un’operazione per “ristabilire la Costituzione, la legge e l’ordine”.

Un esercito di 200.000 uomini, di cui 120.000 mobilitati nei giorni precedenti, rioccupa il territorio, ripulendolo dell’intera popolazione, che abbandona i campi, le case, ogni bene, perfino pasti sulla tavola, per raggiungere con auto, trattori e altri mezzi la Bosnia e la Serbia.

Si oppone una forza serba a malapena di 60.000 uomini, di cui 20.000 inadatti alla battaglia. Mentre le artiglierie e i carri armati sputano sui serbi tonnellate di granate e dal cielo li martellano gli aerei della Nato, decollati dalla portaerei Roosevelt nell’Adriatico, Radio Zagabria diffonde un ipocrita messaggio di Tudjman, il “Supremo” croato, che invita le popolazioni serbe a restare nelle loro case e a non aver paura.

Coloro che accolgono l’invito finiscono di lì a poco trucidati. Molti sono uccisi lungo la strada, mitragliati da terra e dal cielo o vittime di sassaiole e linciaggi mentre attraversano i territori croati. L’operazione si rivela la più imponente, in termini di impiego di uomini e mezzi, dall’inizio del conflitto.

Bruno Maran